TERAMO – Via libera al taglio del numero di consiglieri in Abruzzo e degii assessori che saranno ridotti a 6. "E’ stata approvata al Consiglio regionale la riduzione dei consiglieri regionali che passano da 45 a 31 a partire dalla prossima legislatura e ora procediamo con l’abolizione del listino che conta 8 consiglieri non scelti dai cittadini". Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi esprimendo "grande soddisfazione". "Le modifiche allo Statuto regionale approvate oggi in via definitiva dal Consiglio rappresentano il raggiungimento di un altro importante obiettivo in materia di riduzione dei costi della politica. Mi corre l’obbligo – ha dichiarato ilpresidente del consiglio Nazario Pagano – di ringraziare sia la maggioranza che l’opposizione, che hanno collaborato insieme per raggiungere questo traguardo. Un percorso iniziato dall’inizio della legislatura, che ha portato già nel 2010, al taglio delle indennità e dei fondi ai Gruppi, oltre all’introduzione di sanzioni pecuniarie per i Consiglieri che non partecipano alle sedute del Consiglio e delle Commissioni". Entro il prossimo 23 dicembre arriveranno in Aula anche altri provvedimenti, che contribuiranno ulteriormente a ridurre i costi della politica, con tagli al trattamento economico dei Consiglieri, alle auto di rappresentanza, al personale dei gruppi politici e al numero dei Dirigenti, che in Consiglio scenderanno del 30%. Di avviso diverso l’opposizione. "Altro che riduzione dei costi della politica: oggi, abbiamo assistito all’ennesimo fallimento della maggioranza di centrodestra. L’opposizione, con grande senso di responsabilita’, a differenza della maggioranza che non era presente in Aula, ha garantito il numero legale, consentendo difatti l’approvazione della norma". Lo sostiene il Capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, commentando il voto di oggi. "Suggerisco al Presidente Pagano di chiedere scusa, a nome della maggioranza e del suo partito, per la grave assenza in Aula. La mancata approvazione della legge, infatti, avrebbe comportato per le casse della Regione Abruzzo pesanti sanzioni, fino allo scioglimento del Consiglio regionale. Sono tanti i casi dove, in questa legislatura, la maggioranza di centrodestra non e’ stata capace di garantire il numero legale per approvare provvedimenti importanti".“La maggioranza di centrodestra al Consiglio regionale si liquefa come neve al sole ogni qualvolta si deve votare – dichiara invece il vice Capogruppo regionale dell’IdV, Cesare D’Alessandro -. La riduzione è stata approvata in via definitiva con il voto determinante dei gruppi di opposizione. Chiodi tuttavia non appare preoccupato, forse perchè troppo interessato al suo futuro politico, tanto da dimenticarsi di presentare in Consiglio la legge di bilancio. Chiodi – ha concluso D’Alessandro – affaccendato a valutare le sue possibilità di arrivare a Roma, con un paracadute per la Camera o il Senato, ha perso la bussola e di fatto non guida più la Regione Abruzzo. Tant’è vero che non ha ancora trasmesso al Consiglio regionale il documento fondamentale, quello di programmazione (DPEFR), che doveva essere inviato già da alcuni mesi ed approvato entro il 31 ottobre".